Il Contastorie: fiabe, favole, filastrocche, storie e racconti

Ah, che fatica essere una vera principessa, quando per rovinare il sonno è sufficiente un piccolo pisello sotto al materasso!

In questa filastrocca ci si pone un interrogativo, al quale però non viene data risposta. Ne hai una tu?

Un ranocchio era così pauroso che trascorreva quasi tutto il suo tempo a mollo nell’acqua dello stagno e quando ne usciva…

La principessa di questa filastrocca è bellissima e vestita in modo divino, tuttavia la si può vedere ad una sola condizione.

Un venditore ambulante di palloncini e la sua storia un po’ triste in una filastrocca di quando ero piccolo.

La fiaba racconta la storia di Masha, una ragazza curiosa e intelligente che vive in povertà con il padre pastore. Quando il fattore del villaggio inganna il padre di Masha, la ragazza suggerisce al padre di chiedere aiuto al sindaco, che propone un indovinello. Masha risolve l'indovinello per il padre e il sindaco, colpito dalla sua astuzia, propone a Masha una sfida impossibile…

La fiaba narra la storia di quattro gattini: Palla di Pelliccia, Zampina, Micio e Minù, che decidono di preparare una sorpresa per la loro mamma in occasione della Festa della Mamma. Ognuno di loro ha il proprio talento e lavorando insieme riescono a fare cose meravigliose. Mentre preparano la sorpresa, imparano l'importanza del lavoro di squadra e dell'aiutarsi a vicenda. Quando la mamma gatta torna a casa, i gattini le fanno la sorpresa e lei capisce che l'amore dei suoi figli è il regalo più prezioso che potesse ricevere. Alla fine, i quattro gattini imparano che, nonostante le loro differenze, lavorando insieme possono fare grandi cose e far felice la loro mamma ogni giorno.

Nell'antico Egitto, il destino del neonato erede del faraone sembrava essere segnato dalla morte per mano di un animale. Per proteggerlo, il faraone costruì una fortezza. Tuttavia, il principe, cresciuto, convinse il padre a lasciarlo esplorare il mondo con il suo cane. Durante il viaggio, il principe si innamorò della figlia di un re lontano e la sposò. In seguito, la coppia sconfisse tre destini negativi: il primo quando la principessa sconfisse un serpente con l'aiuto di uno specchio, il secondo quando scavò un pozzo nella sabbia e lo riuscì a riempire d’acqua grazie a un fiore magico, il terzo quando salvò il marito dalla palude con una corda.

Un ragazzo impara a controllare la sua rabbia piantando chiodi in uno steccato ogni volta che perde la pazienza. Quando riesce a controllarsi del tutto, il padre gli fa notare che le sue parole brutte hanno lasciato una ferita come quella sui chiodi. Il testo sottolinea l'importanza del controllo della rabbia e delle parole gentili degli amici.

È la storia di una principessa bellissima ma superba ed arrogante, che bocciava tutti i pretendenti che si presentavano alla sua mano. Per sfidare la sua arroganza, il padre della principessa decise di sposarla al primo mendicante che si fosse presentato alla sua corte. Un giorno, un suonatore ambulante si presentò al palazzo del re, e il re lo fece salire per esibirsi. Alla fine della sua esibizione, il re decise di concedergli la mano della figlia in matrimonio, come aveva promesso. La principessa inorridì, ma il padre mantenne la sua parola e li fece sposare. Poco dopo, il re li cacciò via dal palazzo e la coppia si ritrovò a vivere in una capanna nella foresta. La principessa, dopo aver perso tutto il suo status e la sua ricchezza, imparò a lavorare e ad apprezzare le cose semplici della vita, realizzando che l'arroganza e la vanità erano i suoi veri nemici.

La leggenda dei sempreverde è una storia molto bella della tradizione nordica che insegna l’importanza di essere gentili e generosi con gli altri. Secondo la leggenda, l’abete ha offerto rifugio all’uccellino ferito quando tutti gli altri alberi avevano rifiutato di aiutarlo. In cambio della sua gentilezza, l’abete ha conservato le sue foglie durante l’inverno mentre tutti gli altri alberi le hanno perse. Questa storia ci ricorda che anche i piccoli gesti di gentilezza possono avere grandi ricompense.

È una fiaba della tradizione indiana che narra di Imani, una principessa che decide di rinunciare alla sua eredità poiché desidera essere l’artefice della sua fortuna. Imani si trasferisce da un vecchio fachiro molto povero e con costanza e modestia riesce a dare forma alla sua fortuna.

Questa fiaba racconta la storia di un aquilone che era legato ad un filo sottile e pilotato dal suo creatore. L'aquilone, un giorno, sente il desiderio di volare da solo e di andare più in alto, ma il filo lo trattiene. Diventa quindi sempre più agitato e riesce a spezzare il filo per volare libero nel vento. Tuttavia, non appena si libera, viene subito colpito da una raffica di vento e si ritrova in difficoltà, fino a quando non finisce in una pozzanghera e sembra che tutto sia finito. Fortunatamente, il suo creatore lo salva e lo cura, sistemando il suo scheletro e riattaccandolo al filo. Alla fine, l'aquilone capisce che la libertà ha un prezzo e che volare insieme al suo creatore è molto più sicuro e gratificante.

Un principe perde la sua anima giocando a carte contro il diavolo in persona. Per poterla riavere dovrà superare tre difficili prove, ma sarà in grado di farlo solo con l’aiuto della più giovane delle figlie del diavolo, Biancofiore, che vuole fuggire per ottenere la sua libertà.

Il racconto di Niccolò Dal Betto narra di un uomo alla ricerca di ispirazione che incontra uno strano individuo che gli offre aiuto. Attraverso un portale, l'uomo si trova catapultato in mondi incredibili e alla fine atterra in un'oasi del deserto abitata da una tribù simile agli indiani d'America. Insieme allo strano individuo, prendono una barca e salpano alla ricerca di nuovi luoghi, ma durante una tempesta la loro barca viene mangiata da una creatura marina. Successivamente, volando in alto su un dirigibile, ammirano una vista spettacolare di pianeti diversi e, alla fine, attraverso un altro portale, l'uomo ritorna con l'ispirazione per la creazione di una mostra fotografica.

"La Bella e la Bestia" è una fiaba in cui un mercante ricchissimo ha sei figli, tra cui Bella, la figlia minore. Quando il padre perde tutto e va a recuperare le sue merci, chiede alle figlie cosa vorrebbero che portasse loro e Bella chiede solo una rosa. Il padre, attraversando una foresta, coglie una rosa ma viene minacciato dalla Bestia che lo obbliga a tornare con una delle sue figlie entro tre mesi o a morire. Bella si offre volontaria e si reca al castello della Bestia dove scopre che la Bestia è un animale gentile e intelligente. Dopo tre mesi, quando Bella chiede di tornare dal padre malato, la Bestia la lascia andare e le dà un anello magico. Bella torna a casa, dove aiuta il padre e si rende conto che la Bestia, nonostante l'aspetto spaventoso, è un animale buono. Quando si accorge che la Bestia sta morendo, Bella torna al castello per salvare la sua vita. La Bestia si trasforma in un bellissimo principe grazie all'amore di Bella.

Lucia è una giovane ragazza solitaria e tormentata dal dolore alla schiena. Un vecchio saggio le suggerisce di scalare la montagna più alta e offrire il suo dolore a una divinità. Dopo aver completato la missione, Lucia si libera dal dolore e trova pace e sollievo, superando la sua solitudine.

"I coniglietti gentili e le uova di Pasqua" è una fiaba per bambini che racconta la storia di tre coniglietti avventurosi che cercano di trovare le uova di Pasqua nella foresta. Dopo aver incontrato una vecchia signora che ha bisogno di aiuto per portare le uova di Pasqua alla chiesa del villaggio, i tre coniglietti gentili si offrono di aiutarla. Alla fine, la loro gentilezza viene benedetta e come ricompensa ricevono tre uova di cioccolato. La fiaba insegna ai bambini l'importanza della gentilezza, della generosità e dell'aiuto verso gli altri.

Un re offre la mano di sua figlia a chiunque riesca a farlo dire tre volte di seguito: "È una menzogna". Un giovane irlandese si presenta e, con la sua abilità di bugiardo, convince il re a fargli questa domanda. Raccontando una serie di fandonie, il giovane riesce a far infuriare il re e a fargli dire le parole richieste, vincendo così la mano della principessa.

La fiaba di Lorenzo Iero racconta la storia di Famiola, un burattino che si aggira di notte per le strade del centro storico di Pavia, facendo visita ai bambini della zona. Un bambino, incuriosito dai racconti dei nonni, decide di aspettarlo alla finestra con una maschera di Famiola e alla fine incontra l'ombra del burattino. Famiola chiede da mangiare e il bambino gli offre dei coriandoli, che sono la sua passione.

La luna, una fiaba dei fratelli Grimm che racconta di quattro viandanti che rubano la luna da un altro regno e la portano nel loro paese, illuminando le tenebre e portando gioia e felicità. Tuttavia, quando i quattro muoiono, la luna viene divisa in quattro parti e sepolta con loro, facendo ritornare l'oscurità. I morti, felici di poter vedere di nuovo grazie al lume della luna, si risvegliano dalle loro tombe e riprendono le loro vecchie abitudini, causando un baccano che spaventa San Pietro, che scende all'inferno per calmare i morti.

L’illustratrice Veronica Sgrulloni, in collaborazione con Monica Frasson, dedica questa storia al figlio che, da qualche parte nel mondo, li sta aspettando nel percorso di adozione.

Una favola di Sara Passarelli che insegna ad affrontare le avversità con coraggio e che solo uscendo dalla propria zona di comfort è possibile ottenere dei vantaggi.

Questa favola di Esopo è un’accusa contro i ladri e i prepotenti, che si incolpano a vicenda quando hanno la peggio.

Questo è un racconto del mio amico e collega Roberto Celano. Nel suo podcast, Contrassegni d’infinito, potrete trovarne molti altri bellissimi.

Una favola di Esopo che insegna il valore della libertà

Questa favola di Esopo ci insegna che i potenti prestano sempre orecchio ai consiglieri malevoli,
che per ottenere vantaggi non esitano a mettere gli altri in cattiva luce.
Ma attenti, la malvagità è spesso punita.

Il leone e l’onagro, una favola di Esopo che insegna che conviene agire secondo le proprie forze, e coi più potenti di noi non immischiarsi né associarsi

In questa favola, Esopo ci mostra come, con il mutare delle circostanze, anche i potenti possono avere bisogno dei deboli.

Questa favola di Esopo insegna che la vanità spesso acceca e fa commettere delle sciocchezze.

Questa favola di Esopo insegna che chi si mostra ingrato verso i suoi benefattori non troverà nessuno pronto ad aiutarlo quando sarà nei guai.

Una favola di Esopo che mostra come molti, mossi da un cieco impulso di collera, per vendicarsi dei propri nemici, si precipitino sotto il giogo altrui.

Una favola di Esopo che mostra che non ci si deve fidare di chi promette di beneficiarci a spese altrui.

Una favola di Esopo che insegna che le persone di buon senso, con qualche stratagemma sviano gli assalti dei loro nemici verso qualcuno più forte di loro.

Una favola di Esopo adatta alle persone ambigue.

Una favola di Esopo che insegna che i pericoli dobbiamo evitarli, e non attirarli per amore
del lusso e della vanagloria.

Una favola di Esopo che insegna che tra gli uomini ci sono persone modeste alla cui bontà non si presta attenzione, malgrado facciano del bene al loro prossimo.

Una favola di Esopo che dimostra che la sorte del debole che ha per vicino un potente è insicura.

Una favola di Esopo che mostra che più grande è la concordia,
maggiore è l'unione e la forza.

Una favola di Esopo che mostra che le disgrazie
mettono alla prova la bontà degli amici.

Due bimbi si divertono ad inventare le parole e chi poteva scriverne una fiaba se non Gianni Rodari?

Da questa fiaba dei fratelli Grimm, la Disney ha prodotto un lungometraggio d’animazione, stravolgendone completamente la trama. Come spesso accade, le fiabe originali sono un po’ più drammatiche, ma non manca il lieto fine.

Da “Favole al telefono”, una storiella senza senso nata dalla fantasia inesauribile di Gianni Rodari.

Questa fiaba di Charles Perrault racconta di quanto la curiosità possa essere pericolosa, ma riuscire a resisterle a volte è impossibile. Vale la pena di rischiare tutto per essa?

In Puglia, nei pressi di Barletta c’era una strada molto particolare, “la strada di cioccolato”. Ora non c’è più, ma noi lo siamo venuti a sapere grazie a questa fiaba di Gianni Rodari.

La principessa sul pisello è un classico di Hans Christian Andersen. La versione letta in questo episodio è tratta da “Quaranta novelle”, la cui prima edizione italiana è del 1903. Ringrazio Carola che ne possiede una rara edizione del 1912 e mi ha mandato una copia della fiaba.

Alice è uno degli improbabili personaggi nati dalla fantasia di Gianni Rodari. È così piccola e distratta che le capita spesso di cadere proprio ovunque.

La fiaba di oggi è un classico di Hans Christian Andersen. Il nostro eroe si impossessa di un potente artefatto magico, in realtà in un modo non molto onesto, e vivrà diverse vicissitudini. Scoprirà ad esempio che è facile avere degli amici quando si è benestanti e ancor più semplice è perderli insieme alla propria ricchezza.

Giovannino Perdigiorno, in questa fiaba di Gianni Rodari, giunge in un altro strano paese. Qui gli uomini sono fatti di burro. Non credo che a Giovannino sia piaciuto molto.

In questa fiaba dei fratelli Grimm impariamo che è importante tenere fede alla parola data: una stretta di mano tra gentiluomini è come un contratto vincolante, tuttavia avere qualcosa di scritto in mano potrebbe risparmiare un sacco di fastidi.

Dopo aver lasciato il paese senza punta, Giovannino Perdigiorno raggiunge il paese con l’esse davanti. Di cosa si tratta? Ce lo racconta Gianni Rodari nella fiaba bonus di questa settimana.

“Rosaspina” dei fratelli Grimm è il titolo originale della fiaba meglio conosciuta come “La bella addormentata” o “La bella addormentata nel bosco”. Anche questa differisce dalla versione Disney per diversi elementi.

Ah, come sarebbe bello vivere in un paese in cui sono tutti così gentili che addirittura le rose nascono con spine che fanno il solletico! Ce lo racconta Gianni Rodari in questa favola al telefono.

Conosciuto anche come “Giacomino e il fagiolo magico”, questo racconto popolare inglese ha raggiunto una certa notorietà anche grazie al film del 2013 “Il cacciatore di giganti”, in cui la storia è stata ulteriormente romanzata e arricchita di un immancabile risvolto romantico.

Una fiaba di Veronica Sgrulloni. Un giorno nei pressi di un cactus solitario arriva in volo un palloncino. Per fortuna ci sono degli amici che possono aiutare nelle questioni… spinose!

Tutti conoscono la fiaba di Cenerentola nella versione del film di Walt Disney. Ma l’originale del fratelli Grimm è molto, molto diversa. Non troverai zucche trasformate in carrozze o topolini che diventano cavalli, non c’è una fata madrina con una scintillante bacchetta magica e la famosa scarpetta non è di cristallo. Prima di ascoltare questa fiaba, è meglio chiedere ai tuoi genitori.

Una popolare filastrocca tratta da un libro per bambini di Julia Donaldson che racconta la storia di un topolino dalla mente brillante che riesce a non farsi mangiare dai predatori grazie alla sua lingua svelta a raccontare bugie. Ma siamo sicuri che fossero davvero menzogne? Il Gruffaló è diventato un classico della letteratura per bambini grazie ai milioni di copie vendute.

Anche i fratelli Grimm utilizzarono il personaggio di Pollicino per una delle loro fiabe più popolari. Questa avventura è completamente diversa da quella narrata da Perrault, ma il protagonista deve sempre fare ricorso alla sua astuzia per poter avere il suo lieto fine.

Gianni Rodari ci racconta la storia di una donna di Gavirate, provincia di Varese. Questa stalker ante litteram contava gli starnuti della gente per poi spettegolare con le amiche.

La classica fiaba di Pollicino, nella versione di Charles Perrault. Il piccolo bimbo grazie alla sua furbizia riuscirà a salvare i fratelli maggiori prima dalle insidie del bosco e poi dalle grinfie dell’orco cattivo.

Una fiaba dell’illustratrice e autrice Veronica Sgrulloni che insegna ad accettarsi così come siamo e che non sempre la vita degli altri è degna di invidia.

In questa fiaba tradizionale irlandese, il giovane Sean viene ingannato dai folletti, tuttavia la sua onestà verrà alla fine premiata dal re.

I bambini di Busto Arsizio rompevano tutto! Per fortuna al ragionier Gamberoni venne una grande idea… una fiaba di Gianni Rodari.

In questa favola dei fratelli Grimm, un servo si ciba di un pezzo di serpe bianca e questo alimento gli dona la capacità di capire il linguaggio degli animali.

Un racconto di Cristina Petit. La casa di notte può fare un po’ paura, ma è sempre la nostra casa! Talla lo scopre nel suo piccolo viaggio notturno, scacciando tutti i mostri della sua fantasia.

Una fiaba dei fratelli Grimm che insegna ad essere gentili con tutti e a non fidarsi degli arroganti.

Una fiaba di Gianni Rodari. Giovanni è distratto al punto di perdere in giro addirittura delle parti del corpo! Per fortuna al suo paese abitano persone di buon cuore e la sua mamma, sempre pronta a rimetterlo insieme.

Chi non conosce la fiaba di Biancaneve? Questo classico dei fratelli Grimm è così celebre da essere stato d’ispirazione per il primo lungometraggio animato Disney, ma è sempre un piacere da ascoltare, vero?

Un pilota molto speciale atterra in un piccolo aeroporto vicino alla capitale e viene trattenuto dalle autorità. Le conseguenze saranno incredibili; voi come vi sareste comportati? Ecco cosa succede in questa fiaba di Gianni Rodari.

Il califfo Khalid e il suo Gran Visir sono imprigionati nel corpo di due cicogne! Come faranno a salvarsi?

Con questa poesia di Gianni Rodari, il Contastorie augura a tutti buone feste!

Hänsel e Gretel, la famosa fiaba dei fratelli Grimm che insegna ad essere coraggiosi e ad usare il cervello, anche se la situazione sembra disperata.

Una fiaba di Gianni Rodari. Cosa succederebbe se proprio in Piazza Maggiore a Bologna venisse costruito un palazzo interamente fatto di gelato a disposizione della cittadinanza?

La celebre fiaba di Hans Christian Andersen, un inno alla provvidenza e metafora delle difficoltà che bambini e adolescenti incontrano nelle varie fasi della loro crescita. Insegna l’importanza della famiglia e dell’appartenenza a un gruppo.

La mamma manda il figlio Giuseppe a caccia perché l’indomani la sorella si sposerà e vorrebbe mangiare la polenta con la lepre. Cosa mai potrebbe andare storto? Ce lo racconta Gianni Rodari in questa breve “Favola al telefono”.

Una filastrocca di Debi Gliori che aiuta i genitori ad affrontare con i propri figli temi come la solitudine, l’abbandono e la morte.

La classica favola di Esopo che insegna ad essere previdenti e a non eccedere nell’ozio e nei divertimenti. Prima il dovere e poi il piacere!