
Buttare per buttarsi
By Mariagrazia Balducchi
Ecco: Non avreste voglia, ogni tanto, di buttare via tutto .... o quasi tutto?
Sono Mariagrazia Balducchi e questo è il podcast che parla alle persone che vogliono migliorare la propria produttività, imparare a buttare via il di più per trovare il coraggio di buttarsi in nuove forme di pensiero e stili di vita.
www.mariagraziabalducchi.it

Buttare per buttarsiSep 16, 2021

GETTING RID OF THE IMPOSTER by Mariagrazia Balducchi @buttareperbuttarsi
For many people, especially for women it can be very difficult to communicate their competences, and to give themselves the credit they deserve.
This phenomenon is called the “imposter syndrome” a psychological condition consisting of an inability to internalize your experiences of success and a fear of being found out as a fraud.

LEARNING TO MAKE A WISH by Mariagrazia Balducchi @buttareperbuttarsi
You cannot even imagine how little we have been trained to make wishes, if you don’t believe me, try to write down 30 wishes on a piece of paper.I challenge you! (you will get to 21 top)!

GETTING RID OF STUFF TO FIND MEANING by Mariagrazia Balducchi @buttareperbuttarsi
Being aware of our material resources and getting rid of what is unnecessary, is the first step towards a better balance and a full awareness of our mental resources that our space is requiring from us.
There is a personal organisational strategy that can immediately give you a sense of freedom and lightness, ladies and gentlemen, it is called decluttering, the art of letting go or, if you prefer, the art of getting rid of things.

14 - ALLENARSI AD ESPRIMERE DESIDERI
Desiderare a volte è difficile, soprattutto se il morale è a terra.
Ci mette di fronte all’obbligo di chiarire cosa vogliamo fare, in quanto e per quanto tempo, dove e come farlo.
I desideri, come qualsiasi altra informazione che tendiamo a mettere in secondo piano in presenza di forti richieste di responsabilità, vanno riportati da qualche parte, e nella maniera più chiara possibile perché possano tornarci utili.
Ogni giorno.

NEW HABITS by Mariagrazia Balducchi @buttareperbuttarsi
You cannot oblige people to change. Being a professional in Human Resources, I am well aware that if you force someone to change, you are going to fail, unless the change also includes a change in their personal habits.

13 - L'IMPORTANZA DI ESSERE ANTIFRAGILI
L’antifragilità è il termine di cui abbiamo più bisogno, va al di là della resilienza e della robustezza.
Ciò che è resiliente resiste agli shock e torna identico a se stesso (se non subisce danni irreversibili); l’antifragile migliora.
Questa qualità è alla base di tutto ciò che muta nel tempo: l’evoluzione, la cultura, le idee, le rivoluzioni, i sistemi politici, l’innovazione tecnologica, il successo culturale ed economico, la sopravvivenza delle aziende, le buone ricette.

12 - SBARAZZARSI DELL'IMPOSTORE
Per molte persone è davvero difficile riuscire a comunicare le proprie competenze attribuendogli il giusto peso e valore.
Esiste una sindrome, chiamata “sindrome dell’impostore”, che si manifesta come una condizione psicologica caratterizzata dall’incapacità di interiorizzare i propri successi e dal terrore di essere additati come impostori.

11 - IL POTERE DELLE ABITUDINI
Ogni giorno, del tutto inconsapevolmente, facciamo delle scelte senza notare che seguiamo delle abitudini. Nel suo libro Il potere delle abitudini (TEA, 2019), il premio Pulitzer Charles Duhigg scrive che “sebbene ogni abitudine abbia un significato relativamente poco importante se considerata la sola, col passare del tempo i pasti che ordiniamo, quello che diciamo ai nostri figli ogni sera, la nostra capacità o meno di mettere da parte il denaro, la frequenza con cui facciamo attività fisica e il modo in cui organizziamo i pensieri e le abitudini di lavoro hanno un impatto enorme sulla nostra salute, produttività, sicurezza economica e felicità”.

10 - ALLENARSI A PENSARE DIVERSAMENTE
Per risolvere problemi in modo originale serve fare selezione all’interno di una miriade di tecniche! Io ho selezionato per voi la “tecnica dei sei cappelli” di Edward De Bono che secondo me è uno strumento di comunicazione incisivo. Imparare a pensare diversamente ci aiuta a ottimizzare le energie mentali e risolvere più velocemente i problemi, ad aprirci nuove possibilità.

9 - NON C'E' SPAZIO PER LA CONCENTRAZIONE
Le distrazioni digitali sono molto più difficili da gestire quando si tratta di lavoro, perciò ora vorrei concentrarmi su questo tema.
È come se ci rifiutassimo di adottare nuovi schemi più ordinati per far fronte a tutta una serie di situazioni che noi riconosciamo come urgenti. Cadiamo vittime del multitasking, che è una forma accettata di regresso che porta la persona a concentrarsi sulle attività da chiudere e non valutare nuove possibilità, sviluppo e soluzioni più interessanti.

8 - INFOXICATION E DISTRAZIONI DIGITALI.
Che condizioni ha creato il mondo digitale? Per esempio il sovraccarico di informazioni (anche conosciuto come infoxication, dato dall’esplosione e produzione di articoli e video che può pubblicare chiunque sul web) denota la difficoltà di individuare le informazioni corrette per elaborare la situazione e prendere decisioni.

7 - DECLUTTERING E ANALISI DELLE PRIORITA’
Fare il decluttering dei propri ambienti significa fare un’analisi delle proprie priorità: ha senso tenere nell’armadio vestiti che non ci stanno e che non metteremo mai? Ha senso riempirsi la biblioteca di libri che non ci verrebbe mai in mente di consultare o leggere? Che tipo di ambiente è ideale per la concentrazione? La nostra casa è uno di quelli?
L’ambiente dove viviamo deve essere un nostro alleato per la realizzazione dei progetti. È completamente inutile avere un supporto in casa (magari una donna delle pulizie) e sentire la propria casa come un peso o un estraneo. Se ci rendiamo conto che alcuni spazi non sono predisposti per essere vissuti, ha senso che rimangano tali?

6 - BUTTARE PER RITROVARE IL SENSO DELLE COSE
Parlerò della casa oggi, luogo che per molti tutt’ora rappresenta un posto accogliente, l’ufficio, l’ambiente con il quale si condividono interessi e affetti.
Tutti abbiamo una casa della quale ci prendiamo cura, chi più chi meno.
Quando le pulizie diventano un’impresa per cui anche un’operazione semplice come fare le polveri diventa un percorso a ostacoli, dovremmo capire che è arrivato il momento di liberarci di alcuni oggetti che, anche se non ce ne rendiamo conto, sono superflui.

5 - PORTARE I PENSIERI FUORI DALLA TESTA
Liberare la mente è il primo passo verso una produttività sostenibile, che nella mia definizione e nel metodo che sta dietro al mio marchio registrato HRPM, è fare senza strafare, acquisendo sempre maggior coscienza delle risorse esauribili di cui disponiamo: tempo, spazio, energie fisiche e mentali.
Prenderò come spunto uno dei più famosi teorici della gestione del tempo e di organizzazione personale: l’americano David Allen, noto per il metodo GTD, acronimo di Getting Things Done, in italiano spiegato in un libro intitolato Detto, fatto!

4 - L’IMPORTANZA DELLE LISTE
Le liste e gli elenchi sono strumenti molto potenti per l’organizzazione personale. Una to-do list ben fatta può aiutarci a migliorare la vita e farci sentire produttivI in maniera sostenibile. A seguito di un’analisi, con questo strumento siamo in grado di assegnarci dei compiti sulla base della nostra effettiva disponibilità in termini di risorse energetiche e temporali. Una to-do list ci porta a evitare di fare quel di più che ci farebbe sentire con la carica al minimo.

3 - PERCHE’ SERVE PIANIFICARE
Apro una parentesi. Nella puntata di oggi dirò cose che sembrano complicate, ma non lasciatevi scoraggiare e arrivate fino alla fine. La mia filosofia di fondo legata all’organizzazione personale e al buttare via quel che non serve ha l’ambizione di supportare le persone a stare meglio.
Chi si sente bene poi non dovrebbero chiudersi in una bolla di piacere ma condividere questa soddisfazione mentale e fisica e contagiare le persone che stanno intorno.
Chiusa parentesi e … oggi parlerò di pianificazione in un modo che forse non vi aspettavate.

2 - SCRIVERE: per conoscersi nel proprio tempo
Ricercate un poco di tempo per osservarvi nella vostra organizzazione personale e riflettere sugli aspetti che portano a non essere produttivi in maniera sostenibile, altrimenti sarete punto e a capo. L’osservazione è la prima cosa che dovrete fare. In che modo? Scrivendo.

1 - ESSERE CONSAPEVOLI: quale è la tua sindrome legata alla disorganizzazione?
Dopo centinaia di interviste che ho tenuto nell’ambito delle risorse umane a potenziali candidati, sono arrivata a questa conclusione: molte persone si sopravvalutano ritenendo di essere organizzate. Un’osservazione sostenuta anche da alcune ricerche americane, secondo le quali le persone organizzate nel mondo sono solo il 10-12 per cento, un numero di per sé significativo.
Nessuno parlerebbe di sé definendosi disorganizzato, tranne in contesti dove può permetterselo e a patto che rimanga inattaccabile sul fronte lavorativo.
Ovvero, poco ci importa se per impegni lavorativi non siamo riuscite a stendere una lavatrice, ma il tema si fa più delicato quando il fatto di avere la mente piena ci porta a dimenticare di leggere una mail importante.